Più di un secolo fa, per la precisione era il 1888, Galileo Ferraris presentò all'Accademia delle Scienze di Torino la scoperta del campo magnetico rotante che successivamente portò alla realizzazione del motore a induzione polifase di Tesla. Ma fu grazie all’imprenditore e ingegnere Westinghouse che acquistò il brevetto, che iniziò la sua diffusione nell’industria. Da allora il processo è diventato inarrestabile ed i motori elettrici asincroni sono tra i dispositivi elettrici più diffusi nel mondo e universalmente adottati in ogni settore. Non esistono stime ufficiali, ma si può dedurre che in oltre un secolo siano stati prodotti ed installati miliardi e miliardi di motori elettrici in tutto il mondo. E poiché lo sviluppo tecnologico e la domanda di automazione è in crescita, si può dedurre che l’uso dei motori elettrici asincroni continuerà la sua vertiginosa crescita.
Il segreto del successo è noto. I motori a induzione sono efficiente, richiedono una manutenzione minima perché le parti mobili sono poche, sono robusti, hanno un costo tutto sommato contenuto, si producono in una gamma davvero vasta di modelli, grandezze, potenze e versioni, si possono controllare con l’uso di inverter, di convertitori di frequenza o con avanzate applicazioni di controllo vettoriale utilizzato in particolari azionamenti industriali, nella robotica, negli elettrodomestici.
Ma è sicuramente la durata in ore di funzionamento la caratteristica più interessante. Un motore elettrico asincrono di qualità e certificato, specie se di produzione esclusiva Made in Italy, può durare oltre le 40.000 ore di funzionamento, ovviamente purché sia utilizzato correttamente, in condizioni operative ottimali e mantenuto in buone condizioni.
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